Monthly Archives: dicembre 2016

festa di natale della tasp

Ciao Fantastico 2016! Benvenuto 2017!

Un 2016 a dir poco favoloso si appresta ad entrare di diritto negli annali della storia della Teramo a Spicchi. Ci saluta infatti un anno fantastico per risultati e pieno di soddisfazioni. Questi ultimi dodici mesi sono stati a dir poco spettacolari per l’associazione sportiva teramana fondata nel 2007 dal presidente Fabio Nardi e dal vicepresidente Emiliano Ginaldi. E ora il numero 1 del sodalizio biancorosso non può esimersi dal tracciare un bilancio positivo dell’anno che sta per lasciarci: “Il 2016 è stato un anno eccezionale. Abbiamo ottenuto grandi risultati e consolidato il nostro movimento, ora forte della partecipazione attiva di oltre 230 tesserati fra minibasket (150 atleti), settore giovanile (50 atleti), Serie C (14 atleti) e TaSp CSI (18 atleti). Inoltre, stiamo partecipando per la prima volta a un campionato Fip di livello come la Serie C Silver, mantenendoci sempre ai vertici del campionato CSI. E poi, ha definitivamente spiccato il volo la Scuola Pallacanestro TaSp Young, un progetto mirato ai giovani e alle giovani di Teramo e creato per dare loro la possibilità di crescere in maniera armoniosa attraverso la pallacanestro, con l’aiuto di allenatori Fip qualificati”.

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Mesi e mesi di duro lavoro, premiati quindi da risultati prestigiosi e da prospettive di ampio respiro: “Nell’anno che se ne sta andando – prosegue Fabio Nardi – siamo riusciti innanzitutto a far parlare di noi oltre i confini regionali. Arrivando terzi in tutt’Italia alle Fasi Nazionali del campionato CSI, tenutesi lo scorso luglio a Montecatini, abbiamo portato con orgoglio il nome di Teramo fra le migliori formazioni del nostro Paese e questo è un elemento che ci riempie di grande soddisfazione. In seguito abbiamo avuto dalla Fip la notizia che avremmo potuto prendere parte per la prima volta nella nostra storia al campionato di Serie C Silver. Inoltre sono partiti i corsi della Scuola Pallacanestro TaSp Young con i nostri istruttori federali che seguono decine e decine di ragazzi e ragazze del minibasket e 4 campionati giovanili. A tal proposito devo proprio sottolineare come l’accordo raggiunto con l’Happy Basket di Marco D’Ascenzo, ora a tutti gli effetti parte della nostra realtà e responsabile minibasket della Teramo a Spicchi, è stato azzeccato e lungimirante”.

auguri

Ora non resta che guardare al futuro con ottimismo e rinnovata consapevolezza dei propri mezzi: “Ci sentiamo fiduciosi e pronti – chiude il presidente della TaSp – perché ci siamo già misurati con tante situazioni che invece di scoraggiarci ci hanno sempre dato ulteriore benzina per far correre una macchina ormai lanciata. Prendere decisioni con un direttivo partecipe e dinamico, formato da me e da Emiliano Ginaldi, Pasquale Di Egidio, Domenico Forcella, Massimo Mosca, Marco Marrancone e Mario Nardi, è stata la chiave per valutare sempre con attenzione ogni passo e questa impostazione farà sempre da traino per le azioni che vogliamo continuare a mettere in campo e per crescere. Come si dice in questi casi, teniamo i piedi ben saldi al terreno ma non ci poniamo alcun limite”.

cena fine anno tasp

E dopo queste ambiziose parole, che aprono scenari sempre più prestigiosi, ecco gli auguri del presidente Fabio Nardi: “Nel 2016 abbiamo vissuto momenti importanti e pieni di gioia per noi. Sensazioni che vogliamo continuare a regalarci e a regalare ai nostri tifosi, ai quali auguriamo un 2017 pieno di soddisfazioni personali e sportive con la TaSp”.

Paolo Marini
resp. Comunicazione
Teramo a Spicchi

Grande Successo per la Festa di Natale della Teramo a Spicchi

festa di natale della taspMetti insieme pallacanestro, divertimento, bimbi, ragazzi e adulti. Mescoli bene per un lungo pomeriggio, aggiungi una partita di Serie C Silver vinta dalla TaSp 57-52 contro il Nova Campli, ed ecco servita una bellissima giornata di sport. Un sabato, quello appena passato, in cui la Teramo a Spicchi ha prima organizzato la Festa di Natale con tutti i circa 200 tesserati della Scuola Pallacanestro TaSp Young (con rispettive famiglie al seguito) e poi lasciato il parquet del PalaScapriano ai giocatori di coach Stirpe. A loro, con la vittoria, è stata così data la possibilità di mettere la classica ciliegina sulla torta a un sabato di festa, pieno di gente e di sorrisi.

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Una giornata in cui gli istruttori della TaSp, guidati da Marco D’Ascenzo (resp. settore minibasket della Scuola Pallacanestro TaSp Young), hanno gestito le operazioni con attenzione, senza che le decine e decine di bambini lasciassero mai l’amato pallone da basket. Ad Emanuele Pompei e Pier Giorgio Rossi, si sono poi affiancati gli altri allenatori Fip della Teramo a Spicchi (Simone Stirpe, Renato Castorina, Federico Forlani, Nastasia Di Carlo e la preparatrice atletica Laura Biancacci) che hanno saputo tenere alta l’intensità del divertimento al PalaScapriano ben spalleggiati dal direttivo biancorosso e dagli altri membri dello staff biancorosso. Un vero successo, insomma!

Paolo Marini
resp. Comunicazione
Teramo a Spicchi

TaSp Silvi

Ernani Comignani, il Bianco e il Rosso della TaSp, l’Azzurro della Nazionale

Anche la Teramo a Spicchi può vantare un giocatore in Nazionale. Non la Nazionale di Gallinari e Belinelli ma pur sempre una rappresentativa italiana di livello, come la Nazionale Italiana dell’Aeronautica Militare. Un biancorosso ha così vestito la maglia Azzurra per qualche giorno scrivendo in Belgio un capitolo interessante nella storia di questa giovane realtà sportiva teramana, al primo campionato in Serie C Silver. Si tratta di Ernani Comignani, punta di diamante dell’attacco teramano e tornato da pochi giorni da una bella esperienza in Belgio: “Faccio parte della Nazionale Italiana dell’Aeronautica Militare da diversi anni – spiega l’ex capitano della We’re Ortona in Serie B – e spesso vengo chiamato per prendere parte a tornei internazionali con la rappresentativa dell’Italia. Dal 27 novembre al 4 dicembre siamo stati infatti a Bruxelles, alla base militare di S.H.A.P.E., la più grande d’Europa, per prendere parte a un Torneo Internazionale Militare di Basket. Fra l’altro, con me in squadra c’erano anche Christian Di Giuliomaria e Francesco Amoroso che qui in zona conosciamo bene per i tanti anni spesi sui parquet di Roseto e Campli. Siamo arrivati 4 perdendo la semifinale con la Lettonia, poi battuta in finale dagli Stati Uniti. Ma aldilà del risultato sportivo voglio sottolineare la valenza umana di questa esperienza”.

ernani comignani

foto di Patrick Ferriol

Deve essere particolare e stimolante giocare in un contesto del genere, con il piacere di difendere sul parquet i colori della propria nazione: “Indossare la maglia dell’Italia e rappresentarla fuori dal tuo paese in un contesto internazionale – prosegue Comignani – è sempre qualcosa che ti riempie di orgoglio. Provi una soddisfazione personale, che premia quello stai facendo nella tua attività di giocatore di pallacanestro, e senti addosso un senso di responsabilità perché stai portando sul campo una maglia dietro la quale ci sono milioni di persone rappresentate. Sono stato contento di partecipare ancora a questo torneo e devo quindi ringraziare la Teramo a Spicchi che mi ha permesso di vivere nuovamente questa gratificante esperienza. Mi spiace solo dover sottolineare come le altre squadre si preparino per tempo per ben figurare al torneo, cosa che non accade per la nostra rappresentativa. L’impressione è che gli altri paesi ci tengano di più e attorno alla squadra si crea l’ambiente giusto per programmare e arrivare pronti all’appuntamento. Se si investisse maggiormente anche sul nostro gruppo, sviluppando un programma preparatorio al Torneo, allora potremmo toglierci belle soddisfazioni”.

TaSp Silvi

foto di Piero Assenti

E chissà se questo appello del top scorer della Teramo a Spicchi verrà recepito da chi di dovere. Nell’attesa, torniamo ad occuparci degli affari di casa TaSp con Comignani: “Siamo molto migliorati in questi ultimi due mesi. Ora possiamo considerarci una squadra con un’identità precisa – conclude l’ala biancorossa – e abbiamo consapevolezza di quello che bisogna fare in campo per giocare bene. Ci cerchiamo di più e con l’innesto di Marzoli abbiamo decisamente alzato il livello qualitativo degli allenamenti e del gruppo. Questi elementi mi rendono molto fiducioso per il girone di ritorno. Stiamo attraversando un bel momento di forma e i risultati ci danno ragione. Il prossimo avversario è il Nuovo Basket Aquilano e dobbiamo affrontarli con la giusta mentalità per ottenere il massimo da questa gara. In questi pochi mesi che sono a Teramo devo infine dire di essermi trovato benissimo. Qui c’è una società giovane e ambiziosa, con un’organizzazione spettacolare. Tutto lascia pensare che la TaSp non sia un fuoco di paglia ma una realtà consolidata e piena di entusiasmo e mi piacerebbe stare qui il più a lungo possibile”.

Paolo Marini
Resp. Comunicazione
Teramo a Spicchi

Riccardo Marzoli

Tutto Riccardo Marzoli dalla A alla… C!

Leggete innanzitutto il titolo senza malizia. Perché non si parla in questo caso della parabola discendente di un giocatore che nel 2009 calcava i parquet della Serie A con il Teramo Basket mentre da qualche settimana veste la maglia della Teramo a Spicchi in Serie C Silver. Il figliol prodigo protagonista di questa parabola è Riccardo Marzoli (foto in alto scattata da Maurizio Anselmi), nato a Chieti nel 1989 e recentemente tornato a giocare nella sua regione dopo esser cresciuto cestisticamente a Teramo, e dopo esser passato per le esperienze sportive a San Severo, Pistoia, Ruvo di Puglia, Giulianova, Roma e Team Solent Southampton. Tanto concreto e determinato in campo, quanto curioso e appassionato nella vita di tutti i giorni, ecco come Riccardo stesso racconta dove nasce la sua passione per la pallacanestro, perché oggi sceglie di tornare in Abruzzo dopo l’esperienza in Inghilterra…e tanto altro ancora!

A come Serie A: la serie A è stata un sogno! Tantissime emozioni che farò fatica a dimenticare e ritengo che aver fatto parte di una squadra di quel livello sia stato fondamentale per la mia formazione, non soltanto cestistica ma anche umana. Dai 17 ai 20 anni vivere in quell’ambiente può insegnarti tantissime cose. L’attenzione al dettaglio, il valore del sacrificio, la programmazione e soprattutto la gestione appropriata del talento, sono tutti concetti che se applicati alla vita da studente, da lavoratore o più in generale nella vita di tutti i giorni, possono sempre darti qualcosa in più. Poi c’è il lato più emotivo generato dalla possibilità di giocare nei campi che hanno fatto la storia della pallacanestro d’Italia e di farlo davanti a migliaia di persone. Quegli anni sono stati bellissimi e cruciali per la mia crescita, come essere umano prima che come giocatore.

A come Alessandro Marzoli (attuale presidente della GIBA, sindacato dei giocatori di basket): con mio fratello ho un rapporto bellissimo, ma più in generale mi sento estremamente fortunato ad avere una famiglia che mi abbia supportato in qualsiasi scelta io abbia fatto. E parlo di un supporto morale prima che economico. Per chi come me ha passato una buona parte della sua vita vivendo lontano da casa, sapere di poter sempre avere qualcuno su cui contare, ovunque essi siano, è importantissimo. Avere sempre un luogo, emotivo prima che fisico, che tu possa chiamare casa, credo sia il pre-requisito più importante per ogni viaggiatore che si ritenga tale.

A come Arte: Ho sempre avuto una grande attrazione per l’arte in tutte le sue forme. Credo sia una passione genuina, che è stata alimentata da tanti meravigliosi incontri che ho avuto nella mia vita. D’altra parte non siamo soltanto lo sport o il lavoro che facciamo e spesso le passioni che hai possono rivelare chi sei molto più di ogni altra cosa. Posso ritenermi fortunato di aver potuto lavorare in un Teatro inglese e aver vissuto a contatto con artisti veri per alcuni mesi. Mi ha aiutato a capire molto di più, soprattutto dal punto di vista tecnico, questa forma d’arte che troppo spesso sembra appartenere ad un’altra era.

vasto tasp

B come Basket: Sinceramente non ricordo di aver mai voluto praticare uno sport diverso dal basket. Magari nel corso degli anni le mie prospettive in quanto a carriera cestistica sono cambiate. Ma la passione non può cambiare e vedo che in ogni angolo del mondo si presenta sotto le stesse forme. Noi appassionati della palla a spicchi siamo un’enorme famiglia, una comunità di eletti che vive per questo sport. Purtroppo in Italia siamo un po’ oscurati dallo strapotere del calcio, ma sono convinto che partendo da una maggiore copertura sulle reti televisive il numero degli appassionati sarà destinato a crescere anche nel breve periodo. A quel punto credo che sia responsabilità di tutti (giocatori, tifosi, addetti ai lavori ecc..), fare in modo che quest’ aumento di popolarità venga capitalizzato e trasformato in maggiori investimenti a partire dai settori giovanili.

B come Basketball England: Esperienza meravigliosa e altamente formativa. In tempi di Brexit e anti-europeismo cerco di andare nella direzione opposta. Mi sento parte di una generazione europea in cui i confini sono solo punti di riferimento. Viaggiare, immergersi in nuove culture, stabilire rapporti con altri popoli può essere un momento fondamentale nella crescita culturale di ogni individuo. In questo senso il basket è stato un incredibile momento di incontro con un’altra cultura. Trovarmi in una squadra di persone fantastiche ha aiutato fortemente la mia integrazione a Southampton. Certamente trovarsi in quel tipo di cultura cestistica non è sempre facile. Essendo uno sport fortemente di nicchia, qualche volta ti rendi conto che c’è molto da fare per migliorare le cose, anche nei livelli più alti. Il tasso fisico e atletico è sorprendente ma dal punto di vista tattico e tecnico bisogna sicuramente cambiare qualcosa soprattutto a livello giovanile.

B come Books: adoro leggere e soprattutto adoro tutto ciò che ruota intorno ai libri. Riscoprire vecchi volumi in qualche biblioteca, vedere la tua piccola libreria crescere mese dopo mese e soprattutto discutere di letteratura con le persone che ti sono vicine, magari davanti a una birra o ad un calice di vino, sono tutti momenti che associo ad emozioni estremamente positive. Nell’epoca della comunicazione istantanea, dei Tweet da 140 caratteri, gustare un libro dall’inizio alla fine, rifletterci su, confrontarsi sulle diverse interpretazioni è quasi un atto di coraggio. I libri ci danno la possibilità di allargare la nostra mente, di conoscere altri mondi, di riconoscerci in emozioni che non abbiamo mai provato. Come nella biblioteca di Babele di Borges, sono infinite le strade che i libri ci possono spalancare.

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C come C Silver: come dicevo prima le mie prospettive inerenti al basket sono cambiate nel corso degli ultimi anni. La pallacanestro ha smesso di essere un’occupazione (che comunque ho sempre portato avanti di pari passo con i miei studi universitari) per ritornare a essere principalmente una passione. E una passione è molto più bella se la si vive con degli amici e con delle persone a cui vuoi bene. E questo credo sia il motivo principale per cui ho accettato la proposta della TASP. Tornare a Teramo poi è incredibilmente suggestivo. Il PalaScapriano è un luogo magico, uno di quei posti che mi fanno realmente sentire a casa, anche perché per 4 anni ho speso tantissime ore al giorno su quel parquet. Poi, come dicevo qualche giorno fa a coach Di Paolantonio (Emanuele Di Paolantonio, attuale allenatore dei Roseto Sharks in Lega 2. ndi), come fai a non amare una squadra in cui sei allenato da Simone Stirpe e hai Niki Bartolini come capitano?

C come Chieti: Chieti è la città dove ho le mie radici e per questo la sfida di mercoledì prossimo sarà particolarmente sentita. Giocare la prima al PalaScapriano contro la squadra della città in cui sono nato sicuramente può dar luogo ad emozioni forti. Anche se il Magic non è la società in cui sono cresciuto, giocherò contro tanti amici e contro coach Castorina che è una persona a cui devo tanto, dato che è l’allenatore che mi ha portato a Teramo.

C come Cinema: Il cinema è un’altra cosa che amo particolarmente. In tutti i posti in cui ho vissuto una delle costanti che ho sempre trovato interessante è stata la vicinanza di qualche cinema dal posto in cui abitavo, a partire dal cinemino d’autore di Pistoia fino al cinema dentro il campus della Solent University. Questa costante ha sempre contribuito a farmi sentire a casa ovunque io fossi. Una delle persone che ha contribuito ad accrescere questa passione è un teramano, Giustino Danesi (da anni il preparatore fisico dell’EA7 Armani Jeans Milano. ndi). Ogni volta che ci incontriamo, anche se solo per un pomeriggio, cerchiamo sempre di ritagliarci un paio d’ore per vedere un film insieme al cinema. Una volta con lui mi sono persino ritrovato in un cinema d’autore nei sobborghi di Praga a vedere un film ceco dei primi anni ’80 con sottotitoli in inglese, un momento favoloso nella storia della nostra amicizia.

Paolo Marini
resp. Comunicazione
Teramo a Spicchi