aprile 12, 2021 ·
TaSpAdmin
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fip abruzzo, pallacanestro
Giocare quello che può benissimo essere considerato uno scontro salvezza non è cosa da poco a livello emotivo. Ma vincere quello che può benissimo essere considerato uno scontro salvezza è tanta roba. A livello emotivo e a livello di classifica. La Rennova Teramo ha così battuto 76-64 la Vega Mestre al termine di una partita che alla vigilia metteva in palio punti pesantissimi in chiave salvezza. Ora che mancano solo 4 partite dalla fine della seconda fase del campionato. In un momento chiave della stagione i biancorossi hanno quindi prodotto una prova caratterizzata da tanta grinta e determinazione, caratteristiche che hanno permesso loro di tamponare anche quelle fasi del match dove gli avversari hanno saputo prendere in mano l’inerzia della gara, aprendo un preoccupante divario fra le due formazioni (49-35, 23’).
In quello specifico frangente i canestri strepitosi di Rossi e Serroni hanno ridato vigore all’attacco biancorosso ma se c’è una parte del campo dove i padroni di casa hanno rigirato a proprio favore il match è in difesa. E’ infatti sotto il proprio canestro che l’intensità è tornata ad essere alta come nel primo periodo, garantendo una copertura del ferro molto più efficace rispetto al secondo quarto. A fine partita 47-38 è stata la differenza a rimbalzo a favore della Teramo a Spicchi. Ed è positivo sottolineare che tutti i 10 giocatori teramani scesi in campo hanno preso almeno un rimbalzo, con le guardie che spesso hanno aiutato i lunghi su questo fondamentale (Michel Guilavogui però si è distinto particolarmente come miglior rimbalzista della sua squadra a quota 9).
Nel momento del bisogno, la TaSp ha così prodotto una prova convincente, partendo benissimo (23-13 alla fine del primo periodo) e mettendosi con tempestività fra le linee di passaggio dell’attacco veneto. Un atteggiamento di notevole intensità, capace di interrompere spesso le trame offensive avversarie. Mestre rientra però nel secondo periodo alternando difese a zona e difese a uomo che bloccano la Teramo a Spicchi, ora meno propensa a muovere il lato della palla, accontentandosi troppo spesso di tirare da tre fuori ritmo. Si arriva così al massimo vantaggio degli ospiti di cui parlavamo poco fa. In questa fase della partita però il talento di Rossi (7/16 da tre) e l’esperienza di Serroni (4/6 da tre) sono saliti in cattedra, assieme alla grinta di Guilavogui.
La squadra di coach Coen non ha più il contributo sostanzioso nei pressi del ferro dai vari Spizzichini e Lazzaro, sbagliando tutti quei tiri che avrebbero permesso di rimettere il naso avanti dopo aver ritrovato il sostanziale equilibrio (56-56, 29’). Ci si avvicina così ad un’ultima frazione in cui la TaSp non si scompone, costringendo la Vega a segnare solo 8 punti in 10 minuti (a fronte dei 17 realizzati dalla Rennova). Il suono della sirena evidenzia così la gioia di una matricola che nel momento decisivo della stagione sta facendo di tutto per mantenere vive le speranze di restare in Serie B, l’obiettivo principale della giovane società teramana.
Rennova Teramo: Serroni (c) 17, Faragalli F. 7, Guilavogui 5, Faragalli C. ne, Rossi 25, D’Andrea 2, Massotti ne, Esposito 2, Tiberti 9, Molteni, Di Febo ne, Di Bonaventura 9. All. Giorgio Salvemini, ass all Massimo Gramenzi e Angelo Vitelli.
Vega Mestre: Dal Pos 3, Spatti, Maran, Lazzaro 12, Pinton 8, Rinaldi 2, Kitsing 5, Salvato (c) 2, Marini ne, Fazioli 15, Spizzichini 17. All. Piero Coen, ass all. Antonio Peruzzo e Andrea Sepe.
parziali: 23-13, 31-42, 59-56, 76-64
Paolo Marini
resp. Area Comunicazione
Teramo a Spicchi 2K20
aprile 2, 2021 ·
TaSpAdmin
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fip abruzzo, pallacanestro
Dal 21 febbraio al 1 aprile. Tanto è durato il digiuno di vittorie della Rennova Teramo tra la fine della prima fase e l’inizio della seconda fase del campionato. Un digiuno finalmente interrotto al palasport dell’Acquaviva al termine di una gara giocata con grinta, determinazione e tanta voglia di regalare (e regalarsi) un sorriso a ridosso della Pasqua. La Teramo a Spicchi batte così 70-74 la Monfalcone Basket dopo aver condotto per larghi tratti della gara sin dalla palla a due e distribuendo le energie su tutti i 40 minuti (37 punti nelle prime due frazioni, 37 punti dall’intervallo in poi). Una continuità di rendimento che premia il lavoro dello staff tecnico e dei giocatori, ora non più ultimi in classifica. Il peso specifico della partita era stato infatti più volte sottolineato alla vigilia del match, vista l’esigenza di riprendere a scalare la graduatoria nei bassifondi del girone C e data la striscia aperta di 3 sconfitte. Negatività da contenere e ridimensionare per guardare al futuro con rinnovata fiducia.
Ma la partenza lancia subito segnali positivi per i biancorossi che con un indemoniato Tiberti (top scorer del match con 23 punti, già a quota 11 realizzazioni dopo 10 minuti di gioco) prendono il sopravvento e segnano il massimo vantaggio (33-21, 11’) con la tripla di uno strepitoso Antonio Serroni. Dall’alto della sua esperienza il capitano si mostra subito a suo agio una volta buttato nella mischia da coach Salvemini, infondendo sicurezza anche ai compagni. La decisione con la quale Seroni si prende i tiri concessi dalla partita (5/8 dal campo per lui) diventa così una costante in un match che sul finire di secondo periodo vede la reazione degli ospiti, più incisivi in area rispetto alla TaSp (15-21 la differenza a rimbalzo e 7/13 nelle conclusioni dal pitturato per gli uomini di coach Praticò nei primi due quarti).
Dall’intervallo in poi la copertura del ferro biancorosso diventa decisamente più efficace, dando così modo alla Rennova di reagire dopo il tentativo di fuga di Monfalcone (39-45, 22’). Ancora una volta è Tiberti a trovare la via del ferro e trascinare i teramani, stavolta ben coadiuvato da Gianmarco Rossi. L’ex giocatore di Palestrina torna a far male alla difesa friulana (il numero 8 della TaSp passa dal 3/9 dal campo dei primi due periodi a un ben più soddisfacente 6/7 dal campo dall’intervallo in poi) e la gara si riassesta in un sostanziale equilibrio (62-61, 34’). Una grossa mano alla manovra biancorossa arriva anche da Giorgio Di Bonaventura (seppur impreciso al tiro con 2/6, spiccano i 7 assist e i 12 falli subiti), che nella partita trova modo di ricoprire ancora una volta tutti i ruoli dal play all’ala grande con incisività.
Il finale punto a punto premia quindi la squadra di coach Salvemini che trova ancora una volta i canestri decisivi dal trio formato da Tiberti (suoi i tiri liberi del sorpasso 67-66 al 36’), Serroni (tripla del 70-66, 37’) e Rossi (autore del 74-70 che al 39’ chiude il match) e vede anche Guilavogui contribuire non poco nel difendere l’area e nel farsi trovare pronto anche nell’altra metà campo. L’apporto di più elementi porta di conseguenza alla Rennova Teramo un successo fondamentale più che mai per riprendere l’attività in palestra con la giusta attitudine in vista del prossimo impegno, la trasferta in casa della Tramarossa Vicenza di martedì 6 aprile (ore 18).
Rennova Teramo: Serroni (c) 13, Wiltshire ne, Faragalli F, Guilavogui 5, Faragalli C ne, Rossi 22, D’Andrea 2, Massotti ne, Esposito, Tiberti 23, Molteni, Di Bonaventura 9. All. Giorgio Salvemini, ass all Massimo Gramenzi e Angelo Vitelli
Falconstar Basket: Murabito 13, Bacchin 2, Casagrande 12, Arnaldo 4, Schina A. 9, Bonetta 6, Candotto ne, Schina M. 6, Milisavljevic 4, Gobbato 4, Medizza 10, Cautiero ne. All. Matteo Praticò, ass all Gabriele Gilleri e Paolo Russi.
Parziali: 27-21, 37-39, 60-56, 74-70
Paolo Marini
resp. Area Comunicazione
Teramo a Spicchi 2K20
gennaio 7, 2021 ·
TaSpAdmin
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fip abruzzo, pallacanestro
Nel basket si può perdere anche tirando col 45% da tre, il 59% da due e con un pur buon 78% dalla lunetta. E si può perdere mandando 5 uomini in doppia cifra (uno dei quali, Rossi, autore di 25 punti con un luccicante 7/12 da tre). Eppure è capitato alla Rennova Teramo, battuta 91-88 dalla Campetto Basket Ancona al termine di una gara giocata con voglia e agonismo. Una prova di carattere e orgoglio che non è stata accompagnata da lucidità nei primi minuti del terzo periodo e nelle battute finali del quarto conclusivo.
All’esordio in panchina coach Giorgio Salvemini ha comunque saputo toccare le corde giuste nella testa dei giocatori, in controllo del match fino all’intervallo e mostratisi attivi e mai battuti fino al suono della sirena: “Complimenti ad Ancona – commenta l’allenatore della Teramo a Spicchi – che ha fatto una partita solida, reintegrando contro di noi sia Potì che Rattalino. Due elementi che hanno contribuito a riportare la squadra marchigiana ad uno standard tecnico e fisico di alto livello. Devo però fare i complimenti anche ai miei giocatori che per 34 minuti sono stati ottimi, andando avanti per larghi tratti della gara e giocando una buonissima pallacanestro offensiva”.
I canestri del capitano Antonio Serroni e di Rossi (i due hanno segnato 38 dei 65 punti di squadra alla fine del terzo periodo) hanno dato il là ad una bella prestazione in attacco della squadra che nell’ultimo quarto non è stata però altrettanto efficace: “Negli ultimi 6 minuti del match – prosegue coach Salvemini – siamo andati in confusione, forzando e non eseguendo più nella maniera corretta. Abbiamo così perso praticamente per un possesso. Dobbiamo quindi avere una determinazione maggiore perchè non possiamo pensare di venire a giocare fori casa e subire 91 punti. Su questo elemento dobbiamo ragionare tantissimo. Abbiamo subito troppo su situazioni di pick’n’roll, difendendo male l’uno contro uno sulla palla aprendo il fianco per una serie di rotazioni che gli avversari hanno punito con tiratori di qualità come Leggio, Potì e Centanni. Un dato tattico che abbiamo pagato a caro prezzo”.
Ora bisogna preparare al meglio il prossimo impegno, la sfida di domenica in trasferta contro l’Aurora Jesi, ripartendo dalle cose positive viste al PalaRossini: “Di buono – chiude l’allenatore della Rennova Teramo –prendiamo le situazioni in cui abbiamo mostrato attenzione, determinazione e solidità nel rimanere concentrati e pensiamo alla prossima gara portandoci il ricordo dell’intensità e della sostanza messa su un campo difficilissimo come quello di Ancona. Una prestazione che arriva dopo solo 10 giorni di lavoro. Questo dimostra che possiamo e dobbiamo crescere. Finita la partita ho detto ai giocatori di tenere la testa alta, di credere in quello che facciamo, di continuare il nostro processo di crescita e di prendere sempre più consapevolezza di quello che possiamo essere”.
Campetto Basket Ancona: Aguzzoli, Centanni (c) 9, Potì 6, Oboe 3, Caverni 13, Gospodinov, Mancini ne, Paesano 14, Rossi 12, Rattalino 2, Leggio 32, Carboni ne. All. Stefano Rajola, ass. all. Emanuele Pancotto.
Rennova Teramo: Serroni (c) 19, Wiltshire, Faragalli F. 1, Guilavogui 2, Faragalli C. 3, Rossi 25, Massotti ne, Esposito 11, Tiberti 15, Lanzillotto ne, Di Febo ne, Di Bonaventura 12. All. Giorgio Salvemini, ass. all. Massimo Gramenzi.
Parziali: 21-27; 41-45; 66-65; 91-88
Paolo Marini
resp. Area Comunicazione
Teramo a Spicchi 2K20